Vedo spesso pazienti che per tanti anni cercano invano di curare i più comuni disturbi intestinali (gonfiore, diarrea, stipsi etc.) solo ed esclusivamente togliendo questo o quell’alimento, magari guidati da test per le intolleranze e/o test genetici molto discutibili.
Eliminare o limitare per un periodo variabile di tempo alimenti più “irritanti” per l’intestino (latte e derivati, grano, cibi lievitati, legumi etc.) è sicuramente un passaggio importante nella cura dell’intestino ma non è sufficiente.
È indispensabile, infatti, associare un’alimentazione con cibi che al contrario favoriscono un benessere intestinale, una terapia mirata e personalizzata e uno stile di vita (ritmi sonno veglia, gestione delle emozioni, attività fisica, etc.) che indirettamente migliorano la salute dell’intestino.
Dott. Vito Causarano