Lavorando e frequentando atleti di diverse discipline, vedo che tutti hanno molta attenzione alle metodiche di allenamento. Molti sono attenti e conoscono bene i substrati energetici da utilizzare nei diversi esercizi. Tutti si allenano seguendo schede e/o tabelle dove ci sono esercizi aerobici, anaerobici, anaerobici lattacidi, anaerobici allatacidi: tutto corretto ed io per il primo faccio lo stesso.
Tutti sono attenti a salvaguardare i muscoli, i tendini, le cartilagini, ma nessuno si sofferma su quelli che sono gli organi più importanti per il raggiungimento della performance atletica. A chiunque chiedo quali organi intervengono nel raggiungimento della performance, tutti si concentrano su cuore e polmone. Anch’io ho sempre pensato principalmente a questi due organi. Devo dire che è abbastanza scontata come risposta e parzialmente giusta, senza la corretta funzionalità di questi organi non si riuscirebbe a raggiungere delle performance eccellenti, ma non sono gli unici.
Per mia fortuna ho conosciuto un professionista che mi ha aperto la mente e fatto conoscere quello che state per leggere.
Il mio medico nutrizionista personale, Dott. Vito Causarano, col quale collaboro, con risultati eccellenti, per seguire i miei atleti, mi ha fatto capire una cosa semplice. Per produrre e utilizzare al meglio l’energia durante l’allenamento (e non solo) è necessario avere il fegato e l’intestino in “perfetta forma” e produrre correttamente (quantità, orari…) gli ormoni come l’insulina e il testosterone, che a loro volta richiedono un fegato ben efficiente per essere metabolizzati.
Pertanto se non abbiamo un intestino ed un fegato che funzionano bene, non avremo mai delle performance degne di nota perché non produciamo abbastanza energia, oppure quella che produciamo non viene utilizzata nei migliori dei modi. Potremmo avere il miglior motore e la migliore carrozzeria però, se il carburante è scarso, ancora peggio insufficiente, non andiamo da nessuna parte, sicuramente non sfruttiamo a pieno le nostre potenzialità. Lo stesso discorso si può fare non solo per il raggiungimento della performance, ma anche per raggiungere un’ottima salute generale.
Mi riferisco a tutti quei problemi (che noi sportivi conosciamo bene) come un intestino infiammato o pieno d’aria che può dare, nell’assimilare quello che mangiamo (compresi i gel durante le competizioni), i problemi che un fegato affaticato può avere nel generare energia utilizzabile dai muscoli. Pertanto noi ci impegniamo tantissimo negli allenamenti, però basta una cattiva alimentazione per compromettere tutti i nostri sforzi, peggio ancora se facciamo tutto bene durante gli allenamenti ed il giorno della gara sbagliamo qualcosa e non siamo in grado di dare il nostro meglio (chissà quante volte ci è capitato). Diamo colpa al fato, al clima, mettiamo in discussione gli allenamenti fatti, magari era solo un po’ di aria nell’intestino o una infiammazione dello stesso per aver mangiato male il giorno prima.
Approfitto della mia amicizia col Dott. Causarano e chiedo a lui di spiegarci meglio questo aspetto; io posso solo testimoniare che funziona visto che, come al solito, ho sperimentato su me stesso.
VITO NACCI: Dott. Causarano, ci vuole spiegare meglio cosa fanno l’intestino ed il fegato e perché è importante averne cura?
DOTT. CAUSARANO: Il fegato è l’organo più complesso del corpo umano, per quantità e varietà delle funzioni: produce la bile che serve per assorbire i grassi; è responsabile della formazione del glucosio indispensabile per nutrire le cellule del corpo umano (gluconeogenesi), è una delle sedi di depositi del glicogeno, produce il colesterolo, i trigliceridi, ecc…
Oltre a costruire o trasformare, il fegato metabolizza le diverse e numerose sostanze più o meno tossiche che il nostro corpo produce o assume quotidianamente (pesticidi, additivi alimentari, inquinanti atmosferici…) e che sono potenzialmente tossici per la “respirazione cellulare”.
Infine il fegato interviene nell’equilibrio degli ormoni che sono di fondamentale importanza per lo sportivo (insulina per gli zuccheri, GH e ormoni sessuali per il trofismo muscolare, ecc.)
L’apparato gastrointestinale è la più ampia superficie del corpo umano a contatto con l’ambiente esterno; ha una superficie globale di oltre 200 metri quadrati ed il suo ambiente è abitato da circa 100 mila miliardi di unità che rappresentano la cosiddetta FLORA MICROBICA INTESTINALE, oggi chiamata MICROBIOTA INTESTINALE della quale fanno parte virus, lieviti, parassiti e soprattutto batteri.
L’intestino contribuisce al funzionamento del sistema immunitario, ma soprattutto consente l’assorbimento delle sostanze nutritive e, nello stesso tempo, impedisce il passaggio delle sostanze potenzialmente pericolose che transitano quotidianamente nel tubo digerente.
VITO NACCI Perché il fegato e l’intestino sono ancora più importanti per chi svolge attività fisica?
DOTT. CAUSARANO: Il fegato di uno sportivo merita una particolare attenzione da parte del medico nutrizionista. Infatti quest’organo deve gestire le necessità energetiche (rapide per gli sport che richiedono sollecitazione muscolare intensa e di breve durata, prolungate per gli sport di resistenza), deve disporre di un’adeguata quota proteica per la ristrutturazione conseguente all’usura tissutale dei muscoli, tendini e ligamenti; infine deve essere aiutato nelle ore notturne per gli indispensabili processi biochimici per eliminare i cataboliti tossici prodotti durante il giorno.
E’ esperienza di molti corridori, soprattutto di lunghe distanze, avere disturbi gastrointestinali (diarrea, dolori addominali, gonfiore intestinale, nausea) durante o immediatamente dopo l’attività sportiva. I motivi son diversi: alterata motilità intestinale, ridotto flusso sanguigno (a favore di altri organi come muscoli, cuore…), somatizzazione dello “stress” psichico.
E’ importante che lo sportivo abbia un’ottima flora intestinale ovvero non abbia una disbiosi intestinale.
L’esercizio fisico ha un effetto benefico sull’intestino aumentando la diversità dei batteri intestinali e viceversa un’attività fisica troppo intensa e di lunga durata può alterare il microbiota intestinale e danneggiare la barriera intestinale.
VITO NACCI Ci può fare degli esempi di come possiamo aiutare o sovraccaricare questi 2 organi?
DOTT. CAUSARANO: Tenendo conto della sollecitazione del fegato (e di conseguenza del rene), saranno da limitare tutti quegli alimenti che possono disturbare la funzionalità di questi organi come per esempio l’alcol e i formaggi. Se vogliamo fare un esempio più specifico in un periodo di intensa attività fisica non sarebbe utile consumare le bietole (perché ricche di ossalati che aggraverebbero la funzionalità renale), al contrario dei carciofi, per esempio trifolati, che aiuterebbero anche la funzionalità del fegato e, con l’olio cotto, solleciteremo lo svuotamento della colecisti.
Un consumo eccessivo (ma c’è sempre una grande variabilità individuale) di cibi irritanti l’intestino come i cibi raffinati, zuccheri, lieviti, latte e derivati favorisce e/o peggiora la disbiosi intestinale (gonfiore, diarrea e/o stipsi).
VITO NACCI Oltre all’alimentazione in che altro modo possiamo aiutare il fegato e l’intestino?
DOTT. CAUSARANO: Oltre ad una corretta e personalizzata alimentazione, un ulteriore aiuto ci viene dall’assunzione di integratori per aiutare il fegato (a base di piante, vitamine, minerali) nel suo complesso lavoro metabolico e l’intestino a mantenere il suo delicato equilibrio (fermenti lattici, fibre, ecc.)
Inoltre la modulazione fisica dell’organismo tramite trattamenti osteopatici e, in generale, di manipolazione corporea costituiscono una potente via di influenzamento di organi come il fegato e l’intestino.
Infatti gli organi con i loro legamenti e le loro strutture fasciali sono direttamente connessi al sistema muscolare e scheletrico e quindi sono influenzati dallo spostamento meccanico di queste strutture. Di conseguenza una cattiva funzione di una struttura, come per esempio la colonna vertebrale, può influenzare uno o più visceri (e viceversa) e spesso negli sportivi si riscontrano problemi di “mobilità” del fegato, del colon e così via.
VITO NACCI Per lo sportivo avere una buona funzionalità del fegato e intestinale è quindi un grande aiuto?
DOTT. CAUSARANO: E’ esperienza quotidiana che supportare il fegato e l’intestino con un corretta e personalizzata alimentazione e integrazione, migliora sensibilmente le prestazioni sportive! Provare per credere!